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Visita pastorale di Sua Santità Giovanni Paolo II in Ucraina    
23-27 Giugno 2001    
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UCRAINA - KYIV - 24.06.2001, Aeroporto di Chayka, Santa Messa

Traduzione ufficiale
1. "Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome" (Is 49,1).
Celebriamo quest'oggi la nascita di san Giovanni Battista. Le parole del profeta Isaia ben si addicono a questa grande figura biblica che sta tra l'Antico e il Nuovo Testamento. Nella lunga schiera dei profeti e dei giusti d'Israele Giovanni "il Battezzatore" è stato posto dalla Provvidenza immediatamente prima del Messia, per preparare dinanzi a Lui la via con la predicazione e con la testimonianza della vita.



24.06.2001 (13:42) // Religious Information Service of Ukraine

   Tra tutti i Santi e le Sante, Giovanni è l'unico di cui la Liturgia celebri la nascita. Abbiamo udito nella prima Lettura che il Signore ha chiamato il suo Servo "fino dal grembo materno". Questa affermazione si riferisce nella sua pienezza al Cristo, ma, quasi di riflesso, si può applicare anche al suo Precursore. Entrambi vengono alla luce grazie ad un intervento speciale di Dio: il primo nasce dalla Vergine, il secondo da una donna anziana e sterile. Fin dal grembo materno Giovanni preannuncia Colui che rivelerà al mondo l'iniziativa d'amore di Dio.

  

  2. "Dal grembo di mia madre tu mi hai chiamato" (Salmo resp.). Possiamo fare nostra, oggi, quest'esclamazione del Salmista. Dio ci ha conosciuti ed amati prima ancora che i nostri occhi potessero contemplare le meraviglie del creato. Ogni uomo nascendo riceve un nome umano. Ma prima ancora, egli possiede un nome divino: il nome con il quale Dio Padre lo conosce e lo ama da sempre e per sempre. Così è per tutti, nessuno escluso. Nessun uomo è anonimo per Dio! Tutti hanno uguale valore ai suoi occhi: tutti diversi, ma tutti uguali, tutti chiamati ad essere figli nel Figlio.

   "Giovanni è il suo nome" (Lc 1,63). Zaccaria conferma ai parenti stupiti il nome del figlio, scrivendolo su una tavoletta. Dio stesso, mediante il suo angelo, aveva indicato quel nome, che in ebraico significa "Dio è favorevole". Dio è favorevole all'uomo: vuole la sua vita, la sua salvezza. Dio è favorevole al suo popolo: ne vuol fare una benedizione per tutte le nazioni della terra. Dio è favorevole all'umanità: ne guida il cammino verso la terra dove regnano pace e giustizia. Tutto questo è inscritto in quel nome: Giovanni!

   Carissimi Fratelli e Sorelle! Giovanni Battista era il messaggero, il precursore: era stato inviato per preparare la via a Cristo. Che cosa ci dice la figura di san Giovanni Battista proprio qui, a Kyiv, all'inizio di questo pellegrinaggio nella vostra Terra? Non è, in un certo senso, provvidenziale il fatto che questa figura si rivolga a noi proprio a Kyiv?

  

  3. Qui ebbe luogo il Battesimo della Rus'. Da Kyiv cominciò quella fioritura di vita cristiana che il Vangelo avrebbe suscitato dapprima nella terra dell'antica Rus', poi nei territori dell'Europa dell'Est e, in seguito, oltre gli Urali, nei territori asiatici. Anche Kyiv, dunque, ha svolto in un certo senso il ruolo di "precursore del Signore" tra i numerosi popoli a cui l'annuncio della salvezza sarebbe giunto partendo da qui.

   San Vladimiro e gli abitanti della Rus' ricevettero il battesimo da missionari provenienti da Costantinopoli, il più grande centro del cristianesimo d'Oriente, e così la giovane Chiesa entrò nell'ambito della ricchissima eredità di fede e di cultura della Chiesa bizantina. Era la fine del primo millennio. Pur vivendo secondo due tradizioni diverse, la Chiesa di Costantinopoli e quella di Roma rimanevano ancora in piena comunione. Ho scritto nella Lettera Apostolica Euntes in mundum: "Dobbiamo ringraziare insieme il Signore per questo fatto, che rappresenta oggi un auspicio ed una speranza. Dio ha voluto che la madre Chiesa, visibilmente unita, accogliesse nel suo grembo, già ricco di Nazioni e di popoli, ed in un momento di espansione missionaria sia in Occidente sia in Oriente, questa sua nuova figlia sulle rive del Dniepr" (n. 4).

   Se dunque oggi, celebrando l'Eucaristia secondo la tradizione romana, ricordiamo quel momento così profondamente connesso alla tradizione bizantina, lo facciamo con gratitudine. Lo facciamo anche con il desiderio che il ricordo dell'unico fonte battesimale favorisca il ricupero di quella situazione di comunione in cui la diversità delle tradizioni non impediva l'unità della fede e della vita ecclesiale.

  

  4. Con il Battesimo avvenuto qui, a Kyiv, ebbe inizio la millenaria storia del cristianesimo nei territori dell'odierna Ucraina e dell'intera regione. Oggi, avendo la grazia di sostare in questo luogo storico, il mio sguardo è portato a spaziare sugli oltre dieci secoli durante i quali la grazia di quel primo Battesimo ha continuato a riversarsi sulle successive generazioni dei figli di questa Nazione. Quale fioritura di vita spirituale, liturgica ed ecclesiale si è sviluppata dall'incontro delle diverse culture e tradizioni religiose! Questa splendida eredità è ora affidata a voi, cari Fratelli e Sorelle. In questi giorni, che mi vedono peregrino nella vostra Terra, io prego Dio insieme con voi, perché la vostra generazione, all'inizio di un nuovo millennio, sia all'altezza delle grandi tradizioni del passato.

   Da questa Città, culla della fede cristiana per l'Ucraina e per l'intera regione, volgo lo sguardo e abbraccio con affetto cordiale gli uomini che dimorano in queste terre. Saluto, in modo speciale, i Signori Cardinali Marian Jaworski e Lubomyr Husar, il caro Vescovo di Kyiv-Zhytomyr, Mons. Jan Purwi½ski, i venerati Fratelli della Conferenza Episcopale Ucraina e del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-cattolica Ucraina, il clero, i religiosi, le religiose ed i fedeli delle vostre gloriose e martoriate Chiese, che con tanto coraggio hanno saputo tenere accesa la fiaccola della fede anche nei tempi bui della persecuzione.

  

  5. Popolo di Dio che credi, speri ed ami in Terra ucraina, riassapora con gioia il dono del Vangelo, che hai ricevuto oltre mille anni or sono! Guarda in questo giorno a Giovanni il Battista, modello perenne di fedeltà a Dio e alla sua Legge. Egli ha preparato a Cristo la via con la testimonianza della parola e della vita. Imitalo con docile e fiduciosa generosità.

   San Giovanni Battista è anzitutto modello di fede. Sulla scia del grande profeta Elia, per ascoltare meglio la Parola dell'unico Signore della sua vita, egli lascia tutto e si ritira nel deserto, da dove farà risuonare l'invito a preparare le vie del Signore (cfr Mt 3,3 e par.).

   E' modello di umiltà, perché a quanti vedono in lui, non solo un Profeta, ma addirittura il Messia, risponde: "Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali" (At 13,25).

   E' modello di coerenza e di coraggio nel difendere la verità, per la quale è pronto a pagare di persona fino al carcere e alla morte.

   Terra d'Ucraina, intrisa del sangue dei martiri, grazie per l'esempio di fedeltà al Vangelo che hai offerto ai cristiani di ogni parte del mondo! Tanti tuoi figli e figlie hanno camminato in piena fedeltà a Cristo; molti di loro hanno spinto la loro coerenza fino al sacrificio supremo. La loro testimonianza sia per i cristiani del terzo millennio di esempio e di sprone.

  

  6. Alla scuola di Cristo, sulle le orme di san Giovanni Battista, dei Santi e dei Martiri di questa Terra, abbiate anche voi, carissimi Fratelli e Sorelle, il coraggio di mettere sempre al primo posto i valori spirituali.

   Cari Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, che avete fedelmente accompagnato questo popolo a prezzo di sacrifici personali di ogni genere e lo avete sostenuto nei tempi bui del terrore comunista, vi ringrazio per tutto e vi esorto: continuate ad essere zelanti testimoni di Cristo e buoni pastori del suo gregge nell'amata Ucraina.

   Voi, cari giovani, siate forti e liberi! Non lasciatevi incantare da ingannevoli miraggi di felicità a buon mercato. Seguite la via di Cristo: Egli è esigente, certo, ma può farvi gustare il senso pieno della vita e la pace del cuore.

   Voi, cari genitori, preparate la via del Signore davanti ai vostri figli. Educateli con amore e date loro un valido esempio di coerenza con i principi che insegnate. E voi che avete responsabilità educative e sociali sentitevi impegnati a promuovere sempre lo sviluppo integrale della persona umana, coltivando nei giovani un profondo senso di giustizia e di solidarietà con i più deboli.

   Siate, tutti e ciascuno, "luce delle nazioni" (Is 49,6)!

  

  7. "Luce dell'Ucraina" sii tu, città di Kyiv. Da Te sono partiti gli evangelizzatori che, nel corso dei secoli, sono stati i "Giovanni Battista" dei popoli che abitavano queste terre. Quanti tra loro hanno sofferto, come Giovanni, per rendere testimonianza alla verità e sono diventati con il loro sangue seme di nuovi cristiani. Non manchino nelle nuove generazioni uomini e donne della tempra di questi gloriosi antenati!

   Vergine Santissima, Protettrice dell'Ucraina, Tu da sempre hai guidato il cammino del popolo cristiano. Continua a vegliare sui tuoi figli. Aiutali a non dimenticare mai il "nome", l'identità spirituale che hanno ricevuto nel Battesimo. Aiutali a gioire sempre della grazia inestimabile di essere discepoli di Cristo (cfr Gv 3,29). Sii Tu la guida di ciascuno. Tu, Madre di Dio e Madre nostra, Maria! Amen!

  ________________________

  In basso sono riportati le aggiunte inserite dal Papa al suo discorso (testo Num. 3, fine del paragrafo 4):

  

  Saluto cordialmente il Presidente dell’Ucraina Leonid Kuchma e i rappresentanti delle autorità. Vi ringrazio sinceramente per la vostra presenza.

 Versione stampata

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